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POLITICA CITTADINA
Giù le mani dalla Villa Reale
Formigoni vuol farne l'alta rappresentanza della Regione
di Franco Isman

Villa Reale

Ancora oggi, in un intervento sul Corriere della Sera, Formigoni rilancia la proposta di utilizzare la Villa Reale come sede della regione Lombardia. Solamente di una parte, si spera.

Non ci sta bene. Non ci va bene che una larga parte della Villa diventi inaccessibile ai comuni cittadini, in particolare ai monzesi, ed ai visitatori di tutto il mondo. Non ci va bene che i cancelli rimangano chiusi inchiavardati e che possano entrarci soltanto le macchine blu della Regione.

Dopo decenni di vergognoso abbandono e di gravissimo degrado, con le appassionate battaglie di pochi, finalmente sembra che sia arrivato il momento di restaurare la Villa e riportarla agli antichi splendori (vedi l'intervista a Giovanna Melandri, allora ministro ai Beni culturali). Meglio tardi che mai. Ma la destinazione della Villa dovrà essere decisa nell'interesse dei cittadini e della cultura, prevedendo un unicum con i Giardini ma anche con il Parco e bandendo un concorso internazionale di idee per il riassetto e l'utilizzo di questo enorme patrimonio.

“La Villa Reale sarà da destinare a funzioni compatibili, prevalentemente di tipo museale, legate al patrimonio culturale ed architettonico della Villa stessa. Funzioni di alta rappresentanza non dovranno essere preclusive di utilizzi compatibili più legati alla città ed al suo intorno, quale riferimento per iniziative culturali, musicali, espositive, congressuali, di maggior rilevanza” così dice il programma di Michele Faglia, candidato sindaco alle prossime elezioni. E così ci sembra giusto.

Franco Isman
franco.isman@arengario.net




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  30 aprile 2002